Discussion:Métaontologie : Différence entre versions
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Version actuelle en date du 15 février 2016 à 14:21
Discussion avec Peppe
ma pessoa ha già detto tutto dottore. Ti confesso una cosa: io la portata innovativa del tuo discorso sulla molteplicità originaria dell'essere non la vedo dottore, perchè il discorso della molteplicità è già maturo nel XX secolo, con Nietzsche, Fredu, Jung, Lacan, Pessoa, tutta la scuola di Palo Alto, Matte Blanco...non riesco a trovare una differenza davvero importante, che non sia disquisizione, con la meta-ontologia, mi scuserai il discorso ontico, che è il discorso di Sartre, il discorso dell'esistenza assume la pluralità degli enti come ciò che produce il reale: il reale è differenza, la differenza di una pluralità irriducibile; cosa aggiunge la meta-ontologia? in cosa è necessario dire che questa pluralità è già dell'essere prima ancora che degli enti, se poi è sempre degli enti che si parla?? leggendo la pagina, certamente ancora scarna, di metaontologia nel glossario mi son detto: tutto qua???? chiunque abbia un minimo di istruzione filosofica secondo me si dice: tutto qua? jung ti dice che la "personne" non esiste nemmeno, che non è che una delle possibili costruzioni sociali psicanalisi, arte, letteratura e filosofia del xx secolo sono andate tutte in questa direzione dottore: il molteplice al posto dell'unico, in tutti i settori, bio-etica compresa...io non vedo lo scandalo della tua idea, mi sembra assolutamente coerente con tanti autori: basta leggerseli! magritte, borges, et lacan, insisto su lacan (dove dice che nemmeno il soggetto del pensiero esiste, perchè siamo pensati e parlati) che cazzo hanno detto se non questo??? l'idea di IO NON SONO IO SOLTANTO UN SOSIA, l'avevo tirata su proprio da questi autori dottore quando lacan dice "sono dove non penso, e penso dove non sono", sta dicendo proprio che posso benissimo essere qua e pensare là senza che esista un MOI originariamente unico se ti leggi la lista degli autori riportati nella locandina che hai tu a casa, vedrai che convergono tutti su questo tema infatti boh, il fatto di essere così tanto pacificamente d'accordo con te mi fa sospettare molto dell'effettivo interesse innovativo della tua formulazione....non vedo chi, come e soprattutto perchè la si dovrebbe contrastare, è già là, è già scritta se ti leggi "Rêver, fantasmer, virtualiser" di Tisseron trovi già tutto scritto dottore e ripenso anche a due libri di Bodei, Destini personali e le logiche del delirio in cui Bodei fa risalire persino ad Hegel l'idea di una pluralità originaria dell'essere Thu 4:58am tutti libri fondamentali, in effetti hahahahah non è questo la metaontologia tutti gli approcci che citi parlano di molteplicità, ma nessuno ha pensato e scritto una molteplicità dell'essere. per capirla devi pensare che la mediazione si trova a livello ontologico e non ontico. questo implica un paradosso logico maggiore - appunto il fatto che non si può più parlare di Essere per formularlo in modo semplificato: 1 i realisti discono che c'è un mondo e molti modi di interpretarlo 2 gli idealisti e i costruttivisti - di cui fanno parte la quasi totalità degli autori che tu citi) dicono che il mondo è quello che noi vediamo - e quindi ci sono molti mondi prodotti dai molti sguardi 3 la metaontologia dice che i mondi sono l'insieme degli sguardi possibili - molti mondi che si guardano da soli. Gli essere-molteplici sono già riflessi. Questo permette di pensare la molteplicità come originaria - a differenza dei realisti per i quali è semre derivata - e di evitare il costruttivismo secondo cui il reale è solo il frutto di una produzione linguistica (alla Lacan che infatti definisce il reale come un limite)